Al giorno d’oggi, per la vendita dei propri oggetti preziosi, la miglior soluzione è quella di recarsi presso un compro oro. Fondamentale trovare quello più adatto alle proprie esigenze, ma in modo particolare quello più sicuro e affidabile.
Quali oggetti si possono vendere in un compro oro
In un negozio del genere, in realtà, a dispetto di quello che si potrebbe pensare, c’è la possibilità di vendere un gran numero di oggetti differenti. È chiaro che la disponibilità ad accettare un’ampia gamma di oggetti varia da negozio a negozio. Come si può facilmente intuire, però, in fin dei conti, si tratta sempre e solo di prodotti preziosi, ma che non si limitano all’oro, dato che spesso si possono vendere anche altri tipi di beni, come ad esempio gli orologi, piuttosto che i soprammobili e così via.
Ci sono diversi negozi di compro oro che hanno deciso, per scelta aziendale, di acquistare anche dei lingotti in oro, senza dimenticare anche le perle e i diamanti. In alcuni casi, tra le altre, ci sono dei negozi che si caratterizzano per trattare anche altri materiali preziosi, come ad esempio l’argento e il platino.
Qualora si avesse intenzione di provvedere alla vendita di un orologio d’oro, ad esempio, è importante tenere a mente come, per quanto riguarda la valutazione, deve essere oggetto di misurazione solamente l’oro e non le componenti interne. In riferimento alle monete, invece, è necessario conoscere come, anno dopo anno, l’UE propone un aggiornamento annuale della lista di monete che si possono considerare come vero e proprio oro di investimento. Un altro aspetto che non bisogna assolutamente dimenticare è che la valutazione degli oggetti deve essere portata a termine in relazione al peso, prendendo in considerazione la quotazione dell’oro attuale.
Le regole da seguire nel corso della compravendita
Ci sono alcuni passaggi che non si possono assolutamente saltare nel corso del processo di compravendita e che il titolare del negozio compro oro deve necessariamente rispettare. Il primo passo è quello di provvedere alla registrazione della transazione nello specifico registro, in cui devono essere annotate le varie caratteristiche degli oggetti che sono stati oggetto di vendita, inclusi naturalmente anche i dati che si riferiscono al loro peso.
La richiesta del titolare dell’esercizio commerciale dei documenti d’identità e del codice fiscale al cliente è un atto dovuto e obbligatorio, visto che nello specifico registro devono essere annotati anche questi dati che si riferiscono alla clientela.
Alla fine della transazione è necessario che venga rilasciata una specifica ricevuta, che è diventata obbligatoria in base a quanto è previsto dalla legge, così come il compro oro deve necessariamente rispettare il periodo di fermo, che è pari a 10 giorni per gioielli o altri oggetti che sono stati venduti. Questi ultimi, infatti, devono rimanere in negozio per almeno 10 giorni, in cui l’ex proprietario deve avere la possibilità di ripensarci e ricomprarli, così come gli enti preposti devono svolgere gli appositi controlli e capire se non si tratti di merce contraffatta oppure rubata.
La quotazione dell’oro
Un altro aspetto che bisogna valutare nel momento in cui si ha intenzione di scegliere un compro oro che possa essere adeguato alle proprie esigenze, è quello di dare un’occhiata alla quotazione. In poche parole, è necessario essere a conoscenza del fatto che il prezzo di vendita dell’oro viene inevitabilmente condizionato da due fattori basici, ovvero il prezzo di borsa che accompagna l’oro e lo spread.
Per colpa della crisi economica e dei suoi effetti sulla popolazione, è cresciuto il quantitativo di persone che scelgono di effettuare investimenti proprio sul biondo metallo. Non a caso, viene considerato un vero e proprio bene rifugio, una sorta di porto sicuro su cui c’è sempre la possibilità di investire.