In una fase particolarmente complessa dei mercati, dove, complice l’esplosione della pandemia del coronavirus, le oscillazioni sono particolarmente elevate, in molti si chiedono quali siano i settori sui quali puntare per cercare di ottenere un po’ di profitto. Un’impresa, a dire il vero, tutt’altro che semplice, anche se dopo gli storni del mese di marzo non mancano certo le opportunità.
Tra i settori che hanno dimostrato una certa resilienza alla crisi, alcuni del settore tecnologico e informatico si sono particolarmente contraddistinti, anche se alcuni, forse per una storicità non particolarmente elevata, lasciano aperti dubbi sulla loro reale futura tenuta: lo scoppio della bolla hi-tech a cavallo della fine dello scorso millennio, è un ricordo ancora ben presente nella testa di molti risparmiatori.
IBM: storia di un’azienda quotata in Borsa da decenni
In queste settimane, però, diversi trader si stanno chiedendo se sia il caso di comprare azioni IBM, un colosso americano con un’esperienza pluridecennale nel mondo dell’informatica, tra i pochi che sono riusciti a stare al passo coi tempi. Il core business di IBM si sviluppa, essenzialmente, nell’erogazione dei servizi informatici. Ma non è l’unico campo in cui opera il colosso a stelle e strisce.
Esso, infatti, si occupa anche dello sviluppo dei software e della vendita e fabbricazione di materiale informatico, oltre che offrire finanziamenti personalizzati quando un soggetto acquista i propri prodotti. Questa pluralità di servizi, viene premiata, ogni anno, da un fatturato che sembra non cedere al passare degli anni, ed equivale a decine di milioni di dollari. Questo, indubbiamente, è un punto di forza da tenere in considerazione se si decide di puntare sulle azioni IBM.
La storia di IBM in Borsa, è assai lunga. E come tutti i titoli informatici, è stata segnata ad inizio millennio dallo scoppio della già citata bolla, che ha riguardato tutte le società all’epoca quotate che facevano in qualche modo riferimento al mondo di Internet. Dopo alcuni anni tribolati, perlomeno per quanto concerne il valore del titolo in Borsa, IBM ha conosciuto una nuova giovinezza, sfornando dei corposi rialzi.
I dati sfornati dall’azienda statunitense, d’altro canto, sono quasi sempre stati tutto sommato lusinghieri: il titolo azionario, di conseguenza, ne ha tratto beneficio, grazie anche al considerevole aumento della fruizione della rete telematica da parte della maggioranza dei cittadini di tutto il mondo. E IBM, grazie ad una presenza capillare internazionale, è in grado di penetrare i mercati di ogni angolo del mondo.
Dai minimi di marzo, IBM ha iniziato nuovamente a correre
Il titolo IBM è attualmente quotato alla Borsa di New York e fa parte anche del celebre indice Dow Jones, il più conosciuto del mercato statunitense. La forza di IBM nel listino a stelle e strisce raggiunse il suo apice nel 2011, quando superò Microsoft in termini di capitalizzazione borsistica, raggiungendo la ragguardevole cifra di oltre 161 miliardi di dollari.
Dopo tre anni, però, il titolo di IBM fu oggetto di una piccola tempesta di vendite, a causa di qualche trimestre consecutivo non particolarmente brillante, accompagnato da voci di possibili licenziamenti di massa, che avrebbero riguardato ben 115000 dipendenti. Passata la buriana, però, il titolo IBM è tornato ad avere un andamento decisamente meno oscillante, tornando ad essere particolarmente gradito in un’ottica di diversificazione del proprio portafoglio azionario.
Guardando all’andamento del titolo da inizio anno, non si può non notare come IBM, al pari della maggior parte della società a grande capitalizzazione, abbia avuto una repentina discesa di valore, a causa dello scoppio della pandemia: dai massimi di inizio febbraio (156 dollari), oggi il titolo vale 118,39 dollari, dopo aver toccato i minimi, a fine marzo, con un valore del titolo pari a 94 dollari.
I margini per guadagnare, quindi, restano interessanti, seppur in un contesto tutt’altro che agevole, soprattutto se si tende ad investire in un’ottica di medio periodo. Tuttavia, date le forti oscillazioni di questo periodo, IBM potrebbe prestarsi anche ad un’operatività intraday, ovvero aprire e chiudere la posizione di borsa nella medesima giornata.